Il Nuovo Manifesto sulle Arti
È tempo di costruire insieme una visione del mondo all’insegna della bellezza e dell’armonia.
L’empatia, il sentirsi vicini gli uni agli altri, come esseri umani e come artisti.
La Scuola Empatica
(Menotti Lerro)
Definizione del Movimento
La Piramide e il Triangolo culturale del Cilento antico
La Scuola Empatica
Il mito disvelato: “Unus e i suoi fratelli”
La Storia
Al desiderio e alla ricerca dell’intero si dà nome amore.
—Platone, Simposio
In principio era Unus, da Zeus supremo e da mortale donna nato. Statuario il corpo, ornato da dipinti maestosi, al sole nuovo di ogni giorno mutati. Musica l’anima, in versi la parola; tra gli uomini senza passi, se non di danza. Semidio!
Come latte lo spirito, felicità assoluta. Non ricercava atti carnali, da se stesso appagato. Ma – perpetuo ritorno – le gioie dell’uno sono spine negli altri. Meraviglioso vedendolo, inviso fu presto ai suoi mezzi fratelli di immortale corazza e di vendetta pronti, sofferenze di Era, madre piegata ai biechi tradimenti del libertino regio dai sottili espedienti. Così, da Essa istigati, decisero i legittimi di smembrare – di una mano il numero di spicchi – l’ignaro Unus, su un vigneto gettato senza forze lesinare, per poi nelle nobili acque dell’Alento finirlo che già decomponeva ogni fibra per essere essenza: danza, poesia, musica, scultura e pittura, pronte a incarnarsi, divise, nelle scelte creature del mondo.
Commosso l’Altissimo per l’amato trafitto, a Eros ancora comanda, come per l’androgina figura: “Pace e amore in ogni ricongiungimento tra arti”, se stessi elevando chi dentro le porta e ricreando la perduta unità, quella del primo Totale Artista che déi invidiosi, nel giorno più oscuro, malvagiamente scomposero.
Attraverso il nitido come specchio sogno, Zeus padre al poeta moderno la luce senza ombra di Unus e il suo orrore svelava, negando anche, nell’esserci, il figlio di Abramo che l’aveva allontanato dagli uomini.
Tutte finora le arti si cercano, come sangue pulsante tradito.
Menotti Lerro